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  • Tutte le Domande Prova Orale Esame di Stato Architetto Settembre 2024

    Il Decreto Ministeriale ha rivoluzionato l'esame di stato per architetti, introducendo una doppia prova: una pratica/scritta e una orale. Sembra proprio un mix tra le modalità pre-2019 e quelle adottate durante l'emergenza COVID. Per aiutarti ad affrontare al meglio questa nuova sfida, abbiamo raccolto 185 domande e risposte provenienti da diverse sedi d'esame in tutta Italia. Questo prezioso materiale ti permetterà di: Conoscere a fondo la tipologia di domande che potrebbero essere poste nella prova orale. Verificare il tuo livello di preparazione su tutti gli argomenti chiave. Identificare eventuali lacune nel tuo percorso di studi. Non perdere l'opportunità di prepararti al meglio! Scarica subito il nostro ebook e aumenta le tue possibilità di successo." Le domande sono state categorizzate in 6 gruppi: il codice deontologico, progettazione architettonica, urbanistica, norme antincendio, catasto, sicurezza . è possibile acquistare il file pdf tramite PayPal. * il prezzo è di 48 Euro iva inclusa. n.b. una volta pagato entro qualche secondo verrà indirizzato ad una pagina dove potrà scaricare il file. la progettazione - Tipologie residenziali, linea/ blocco/ torre - caratteristiche delle tipologie residenziali -sistemi costruttivi -normative di riferimento tipologie residenziali -tipologie pubbliche, scuola, sala conferenza, museo ecc. -norme di riferimento antincendio -lettura del manufatto architettonico -lettura del particolare costruttivo codice deontologico -consiglio dell'ordine -consiglio disciplina -formazione di architetto -rapporto dell'architetto con altri colleghi -calcolo parcella di architetto -incarico professionale, rapporto fra l'architetto e committente -CNAPPC -Affidamento dei servizi attinenti l architettura e l'ingegneria edilizia/sistema tecnologico -calcolo distanze edilizie -tipologie delle fondazioni -parcheggio privato e pubblico -NZEB - SLP -DPI -il cappotto -tipi di controsoffitto -standard per i servizi igienici/ disabile -accessibilità, adattabilità , bistabilità -pertinenze -titoli abilitativi -permesso in sanatoria -social housing e case popolari -oneri di costruzione - catasto -rilievo -NTA e Regolamento edilizio -progettazione in deroga -gestione delle acque in edificio - rapporto aero illuminante/ RAI - Calcolo altezze - computo metrico e computo metrico estimativo - struttura in legno -XLAM -giunto sismico, come e quando -scale antincendio -SCA - norme tecniche di costruzioni NTC.2008 -progettazione bioclimatica -ciclo di vita -riqualificazione energetica -APE -condono edilizia -obblighi di DL -fasi di realizzazione tetto giardino -capriata -ponte termico - fasi di realizzazione tetto a falda. legno/ cls -infisso a taglio termico urbanistica -vincolo dei beni culturali -opere di urbanizzazione primarie e secondarie -certificato destinazione urbanistica -standard urbanistici nella zona produttiva -livelli di pianificazione -legge ponte -superficie territoriale/ fondiaria - piano dei servizi e PGT -NTA -VIA e VAS lavori pubblici -capitolato generale e speciale d'appalto -la contabilità - progetto di fattibilità, contenuti -progetto definitivo ed esecutivo -quadro economico -appalto dei servizi ed opere la differenza -collaudo statico ed amministrativo - POS e PSC -requisiti di progettare un'opera pubblica -consegna dei lavori -note messe dall'impresa riserva -procedura scelta del contraente - variante -appalto integrato

  • Esame di Stato di Architetto: un ostacolo sempre più impegnativo – Analisi dei risultati e strategie per il successo

    I risultati dell’ultimo esame di stato di Architetto suonano come un campanello d’allarme. Nonostante le speranze di una semplificazione, la prova si è rivelata ancora più impegnativa, con tassi di successo in costante diminuzione. La complessità delle tracce, la necessità di padroneggiare una vasta gamma di discipline e la pressione di rispettare criteri valutativi rendono l’esame un ostacolo sempre più arduo da superare. Analizzando i dati provenienti da diverse sedi d’Italia, come Pescara e Milano, emerge un quadro preoccupante. A titolo di esempio, nella sede di Pescara, su 70 iscritti, 60 si sono presentati e solo 19 sono riusciti a superare la prova pratica e accedere all’orale. Si tratta di un tasso di successo a quasi 30%, un dato allarmante che evidenzia la crescente difficoltà dell’esame. Le tracce proposte nelle diverse sedi confermano questa tendenza. A Milano, i candidati hanno dovuto confrontarsi con la progettazione di una residenza temporanea per i visitatori di ospedale, mentre a Roma il tema era una torre residenziale. Queste tracce richiedono non solo una solida preparazione progettuale, ma anche una profonda conoscenza delle normative, degli aspetti tecnologici e della rappresentazione grafica. Superare l’esame di stato richiede una preparazione accurata e completa . Oltre a una solida base teorica, è fondamentale sviluppare abilità pratiche come il disegno rapido e preciso, nonché la padronanza di progettazione. Inoltre, è essenziale saper organizzare efficacemente il tempo durante la prova e presentare le proprie idee in modo chiaro e sintetico. Il supporto di professionisti del settore può fare la differenza. Iscriversi a un corso di preparazione intensivo, affrontare simulazioni d’esame e creare gruppi di studio sono strategie vincenti per aumentare le proprie chance di successo. In conclusione, l’esame di stato di Architetto rappresenta una sfida sempre più impegnativa. Tuttavia, con una preparazione adeguata e una strategia mirata, è possibile superare questo ostacolo e raggiungere l’ambito titolo di Architetto.

  • Esame di Stato Architetto Senior : Novità e Consigli per la Prova Scritta

    Due prove per un unico obiettivo: diventare architetto L'Esame di Stato per Architetto si appresta a cambiare volto con il nuovo Decreto Ministeriale. Due prove attendono i futuri professionisti: una prova pratica e una prova orale. La prova scritta: 8 ore di adrenalina e matita Al centro della prova scritta c'è un tema architettonico, urbanistico o di conservazione. 8 ore per dimostrare le proprie capacità progettuali e grafiche. I candidati dovranno redigere una relazione/ predimensionamento strutturale, e realizzare tavole grafiche complete e curate. Disegnare è (quasi) tutto: la rappresentazione conta La rappresentazione grafica è fondamentale per il successo. In linea generale, dovrai: Impaginare la tavaola in dieci minuti Riscrivere i dati del tema sulla tavola Effettuare i calcoli (volume edificabile , standard urbanitici ST,...) Riportare le normative di riferimento :È fondamentale riportare sulla tavola le normative pertinenti (decreti legislativi, ministeriali, leggi regionali, regolamento edilizio comunale, NTA), indicando le caratteristiche considerate. il progetto: Concept Geometria del lotto abaco delle tipologie Planivolumetrico Planimetria generale (o pianta di piano terra) Pianta di piano tipo analisi del progetto(acessi, la zonizzaione, le viabilità, ecc) Sezioni (minimo 2) Prospetti (minimo 2) Particolare costruttivi Suggerimenti per una prova da urlo Organizzazione e velocità: 4-5 ore non sono molte. Fai pratica con tane simulazioni d'esame. Disegno impeccabile: Tavole curate, linee precise, uso sapiente di penne e colori. Comunicazione efficace: Un progetto chiaro e ben leggibile trasmette competenza. Preparati per tempo: Non aspettare l'ultimo minuto! Inizia a studiare ora, con un corso mirato come il nostro.. Il nostro corso: la tua chiave per il successo Il nostro corso di preparazione per l'Esame di Stato Architetto è strutturato per aiutarti a superare brillantemente entrambe le prove. Ti offriamo: Recupero delle basi di disegno a mano libera (per chi ne ha bisogno) Metodologia per la prova scritta: passo dopo passo, dalla stesura della relazione al disegno delle tavole. Simulazioni d'esame: 4 prove complete per metterti alla prova e acquisire sicurezza. Supporto continuo: i nostri tutor sono a tua disposizione per dubbi e domande. Non sprecare questa opportunità: diventa architetto senior con il nostro aiuto! Contattaci per informazioni e iscrizioni. In bocca al lupo!

  • Esame di Stato Architetto 2024: Sfida Accettata? La Prova Scritta Sotto la Lente

    Sei pronto a metterti alla prova? L'Esame di Stato per Architetto incombe, e con esso la prova scritta: un'intera giornata di 6-7 ore dedicata a sprigionare la tua creatività e abilità progettuali. Ma non temere! In questo blog, svisceriamo insieme i dettagli di questa sfida affascinante, guidandoti passo dopo passo tra tracce, criteri di valutazione e consigli pratici per il successo. Traccia: Un Canvas Bianco per la Tua Fantasia Valutazione delle capacità progettuali e normative nell'Esame di Stato per Architetti L'Esame di Stato per Architetti include una prova grafica di 6 ore, che richiede ai candidati di elaborare un progetto completo comprensivo di schizzi, rilievi, piante, sezioni e prospetti.  La traccia, solitamente composta da un tema, un programma funzionale e un sito di riferimento, rappresenta il tuo punto di partenza. A te il compito di interpretarla al meglio, dando vita a un progetto originale e rispondente a tutti i requisiti richiesti. Come Funziona l'Esame: Un Viaggio a Tappe La prova si articola in diverse fasi: Ritiro del materiale: Ti verranno forniti tutti i documenti necessari per svolgere l'esame, tra cui la traccia, i supporti grafici e la modulistica. Svolgimento del progetto: Avrai a disposizione 6-7 ore per elaborare il tuo progetto, utilizzando gli strumenti a tua disposizione (matite, penne, strumenti di disegno digitale, etc.). Consegna: Al termine del tempo a disposizione, dovrai consegnare il tuo elaborato completo di elaborati grafici, relazioni e descrizioni. Valutazione: Sotto la Lente degli Esperti Il tuo progetto verrà valutato da una commissione di esperti in base a diversi criteri, tra cui: Rispondenza al tema e al programma funzionale: Il tuo progetto deve dimostrare di aver compreso correttamente la traccia e di aver sviluppato una soluzione che risponda a tutte le esigenze espresse. Originalità e creatività: La tua proposta deve distinguersi per l'originalità del concept e la capacità di coniugare innovazione e funzionalità. Qualità grafica e tecnica: Elaborati grafici e relazioni devono essere chiari, completi e tecnicamente impeccabili. Capacità di analisi e problem solving: La commissione valuterà il tuo metodo di lavoro, la capacità di analizzare il contesto e di individuare soluzioni efficaci. Le Capacità Che Contano: Il Tuo Kit di Sopravvivenza Per affrontare al meglio la prova scritta, è fondamentale possedere alcune capacità chiave: Solida conoscenza dei principi di architettura e urbanistica: Devi avere una padronanza dei concetti fondamentali dell'architettura, dell'urbanistica e delle relative normative. Abilità di progettazione grafica e disegno: È importante saper rappresentare le tue idee in modo chiaro e comunicativo attraverso elaborati grafici di qualità. Rispetto delle normative: Conoscenza e applicazione delle normative vigenti in materia di edilizia, urbanistica e sicurezza. L'architetto, infatti, interviene nella fase di progettazione e direzione dei lavori nei casi in cui l'attività edilizia sia sottoposta a normativa. In tali casi, assume la totale responsabilità civile e penale, nonché la presentazione dei titoli abilitativi. Si tratta, pertanto, di una figura professionale abilitata attraverso un esame di Stato. Capacità di analisi e problem solving: Devi saper analizzare il contesto, individuare i problemi e sviluppare soluzioni progettuali efficaci e creative. Ottime doti di comunicazione: La tua capacità di comunicare le tue idee in modo chiaro e conciso, sia oralmente che per iscritto, sarà fondamentale. Corso di Preparazione: Il Tuo Alleato Vincente Superare l'Esame di Stato per Architetto richiede impegno, dedizione e una preparazione accurata. In questo percorso, un corso di preparazione può fare la differenza. Un corso strutturato ti offre: Approfondimento delle conoscenze: Potrai consolidare le tue conoscenze in materia di architettura, urbanistica e normativa. Esercitazione pratica: Avrai la possibilità di metterti alla prova con simulazioni di prove d'esame, perfezionando le tue capacità progettuali e di esposizione. Supporto mirato: I docenti e i tutor ti guideranno e ti sosterranno nel tuo percorso di preparazione, fornendoti consigli personalizzati e risolvendo i tuoi dubbi. Esame di Stato Architetto 2024: Sfida e Opportunità La prova scritta dell'Esame di Stato per Architetto rappresenta una sfida impegnativa, ma anche un'occasione unica per dimostrare il tuo talento e la tua passione per l'architettura. Con una preparazione adeguata e il giusto supporto, potrai affrontare questa prova con fiducia e raggiungere il tuo obiettivo. Per maggiori informazioni sul corso di preprazione per la prova scritta consula

  • Nuovo Decreto Ministeriale 2024 la Modalità di svolgimento e le date dell'esame di Stato Architetto

    Il giorno 29 Aprile 2024 è stata pubblicata l'ordinanza ministeriale riguardo all'esame di Stato abilitazione alla professione Architetto senior, Architetto Junior, pianificatore , paesaggista e conservatore. In sintesi: Articolo 1 1. Sono indette nei mesi di luglio e novembre 2024 la prima e la seconda sessione degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di attuario e attuario iunior, chimico e chimico iunior, ingegnere e ingegnere iunior, architetto, pianificatore, paesaggista, conservatore e architetto iunior e pianificatore iunior, biologo e biologo iunior, geologo e geologo iunior, psicologo, dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro e dottore in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità, dottore agronomo e dottore forestale, agronomo e forestale iunior, biotecnologo agrario, assistente sociale specialista e assistente sociale. 2. Alle predette sessioni possono presentarsi i candidati che hanno conseguito il titolo accademico richiesto entro il termine stabilito per ciascuna sessione dai bandi emanati dalle singole università in relazione alle date fissate per le sedute di laurea. Articolo 3 1. I candidati agli esami di Stato devono presentare la domanda di ammissione alla prima sessione non oltre il 24 giugno 2024 e alla seconda sessione non oltre il 21 ottobre 2024 presso la segreteria dell’università o istituto di istruzione universitaria presso cui intendono sostenere gli esami. Articolo 8 1. Per i possessori di laurea magistrale, di laurea specialistica, o di diploma di laurea conseguito secondo il previgente ordinamento, gli esami di Stato hanno inizio in tutte le sedi per la prima sessione il giorno 25 luglio 2024 e per la seconda sessione il giorno 14 novembre 2024. 2. Per i possessori di titoli di laurea conseguiti in base all’ordinamento introdotto in attuazione dell’articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni, e di diploma universitario, gli esami hanno inizio per la prima sessione il giorno 31 luglio 2024 e per la seconda sessione il giorno 21 novembre 2024. articolo 10 1.In deroga alle disposizioni normative vigenti, la prima e la seconda sessione dell’anno 2024 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di cui all’articolo 1 sono costituite da una prova orale – oltre che scritta o pratica (laddove previste dalla normativa) - da svolgersi in presenza presso le sedi elencate nella Tabella allegata. Sedi d'esame: ARCHITETTO, PIANIFICATORE TERRITORIALE, PAESAGGISTA, CONSERVATORE DEI BENI ARCHITETTONICI ED AMBIENTALI e ARCHITETTO IUNIOR, PIANIFICATORE IUNIOR: BARI – Politecnico di Bari MATERA – Università degli Studi della Basilicata CAGLIARI – Università degli Studi di Cagliari CAMERINO – Università di Camerino CATANIA – Università degli Studi di Catania CESENA – Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum” FERRARA – Università degli Studi di Ferrara FIRENZE – Università degli Studi di Firenze GENOVA – Università degli Studi di Genova MILANO – Politecnico di Milano NAPOLI – Università degli Studi di Napoli “Federico II” Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” PALERMO – Università degli Studi di Palermo PARMA – Università degli Studi di Parma PERUGIA – Università degli Studi di Perugia PESCARA – Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara ROMA – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” REGGIO CALABRIA – Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria SALERNO – Università degli Studi di Salerno SASSARI – Università degli Studi di Sassari TORINO – Politecnico di Torino TRIESTE – Università degli Studi di Trieste VENEZIA – Università IUAV di Venezia "Una cosa è certa: per superare l'esame di stato per architetti, è essenziale uno studio accurato e privo di confusione. Non bisogna perdere tempo, perché ogni istante è prezioso. Beh, potresti dire 'più tardi comincerò a studiare' o ' più tardi lo farò', citando il detto 'meglio tardi che mai'. Ma in realtà, tardi è solo tardi. Ma non temere, abbiamo la soluzione: il nostro corso, semplicemente il nostro corso. Da sempre" Corso di preparazione all'esame di Stato Architetto online

  • Argomenti d'esame per abilitazione alla professione Architetto:4- Sicurezza in cantiere

    Essendo iniziata la seconda sessione d'esame, possiamo contastare diversi argomenti sono trattati in questa sessione uno di cui è "la sicurezza in cantiere". In questo articolo cercheremo di chiarire i concetti pricipali e le figure professionali che hanno un ruolo fondamentale nella questione di sicurezza cantieri in fase di progettazione ed esecuzione. Per sicurezza cantiere si intende l’insieme di tutte quelle misure preventive da adottare per rendere sicuri i luoghi di lavoro. Il testo unico di Sicurezza(dlgs 81/08) è il principale riferimento che contiene tutta la disciplina in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il dlgs 81/08 prevede un approccio integrato alla prevenzione dei rischi, che si basa su una valutazione preliminare dei rischi, sulla definizione di misure di prevenzione e protezione, sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e sulla formazione e informazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti. In particolare, il dlgs 81/08 prevede che: Il datore di lavoro è il responsabile della sicurezza sul lavoro e deve adottare tutte le misure necessarie per la tutela della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori; I lavoratori hanno il diritto di ricevere informazioni e formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro; I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) hanno il compito di rappresentare i lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro; I lavoratori devono collaborare con il datore di lavoro e gli altri lavoratori per la tutela della sicurezza sul lavoro. L'aggiornamento del dlgs 81/08,in 2023, ha apportato alcune modifiche alla normativa, tra cui: L'introduzione di un nuovo sistema di sanzioni, che prevede sanzioni più severe per le violazioni più gravi; La definizione di nuovi obblighi per i datori di lavoro, come ad esempio l'obbligo di nominare un preposto per i lavoratori esposti a rischi particolari; La previsione di nuove misure di prevenzione e protezione, come ad esempio l'obbligo di utilizzare dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati ai rischi. Le figure Professionali della sicurezza nei cantieri edili COMMITTENTE PRIVATO È Il soggetto per conto del quale l’opera viene realizzata. È la persona fisica legittimata alla firma dei contratti di appalto per l’esecuzione dei lavori. Sono committenti privati le immobiliari, le amministrazioni condominiali, i singoli soggetti giuridici. può, a sua discrezione, designare un responsabile dei lavori per l’adempimento degli obblighi di legge. sceglie il coordinatore in fase di progettazione (CSP) e, successivamente, il coordinatore in fase diesecuzione (CSE). Per lavori privati non soggetti a PSC e importo inferiore a € 100.000,00 non è necessarionominare il CSP ma solo il CSE, il quale svolge anche funzioni di CSP. verifica l’idoneità tecnico-professionale delle imprese predispone la notifica preliminare che deve essere inviata all’ASL e alla Direzione Provinciale del Lavoro,prima dell’inizio dei lavori. DATORE DI LAVORO (IMPRESA) È il responsabile dell’impresa o unità produttiva a cui viene commissionata la realizzazione dell’opera. È il principale destinatario dell’obbligo di garantire l’integrità fisica dei lavoratori. Nomina le figure di responsabilità: il Responsabile del Servizio di Protezione e Fornisce ai lavoratori mezzi di protezione adeguati individuali o collettivi Deve consentire ai RLS / RLST (rappresentanti dei lavoratori in materia di sicurezza) di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza e di accedere alle informazioni Tiene aggiornato il registro degli infortuni Organizza il cantiere Riceve dal committente il PSC Redige o fa redigere il Piano Operativo di Sicurezza (POS) Redige il DUVRI COORDINATORE DELLA SICUREZZA PER LA PROGETTAZIONE (CSP) È un professionista (architetto, ingegnere, geologo, geometra, perito industriale), al quale viene dato l’incarico di redigere il PSC e IL fascicolo tecnico. Il coordinatore della progettazione viene designato dal committente contestualmente al progettista dell’opera, possedendo i requisiti professionali previsti dalla legge. COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE ESECUTIVA(CSE) È un tecnico con competenze specifiche in materia di sicurezza nei cantieri. Ha le stesse caratteristiche del CSP.Viene designato dal committente prima dell’affidamento dei lavori. Non può però essere il datore di lavoro dell’impresa esecutrice o dipendente della stessa. Qualora nei cantieri con un’unica impresa nel prosieguo dei lavori dovessero intervenire altre imprese subappaltatrici, il committente è tenuto alla nomina di un coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva a cui spetterà il compito di redigere il PSC ed il fascicolo tecnico, assumendo così anche il ruolo di coordinatore in fase di progettazione. Prima dell’inizio dei lavori al CSE vengono trasmessi i POS delle imprese esecutrici Valuta la compatibilità tra quanto previsto dal PSC e dai POS delle imprese esecutrici; Controlla l’applicazione del PSC; Riferisce al committente sulle inadempienze delle imprese, proponendo l’eventuale l’allontanamento delle imprese e dei lavoratori autonomi dal cantiere, e la risoluzione del contratto. MEDICO COMPETENTE Il medico nominato dal datore di lavoro per effettuare la sorveglianza sanitaria. Il medico, specializzato in medicina del lavoro, è incaricato della stesura del programma di sicurezza sanitaria. IL LAVORATORE È la persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro. Considerando che le norme per la sicurezza sono destinate a salvaguardare principalmente la sua persona, compito del lavoratore è partecipare attivamente per la loro attuazione. RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) È la persona, con attitudini e capacità adeguate, incaricata dal datore di lavoro, per l’individuazione e valutazione dei rischi e delle relative misure di sicurezza. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione deve essere nominato dal datore di lavoro previa consultazione dell’RLS / RLST. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS - RLST) È il rappresentante dei lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza. Viene eletto dai lavoratori con un’apposita assemblea aziendale (RLS). Può essere individuato anche in ambito territoriale (RLST). Deve ricevere un’adeguata formazione e seguire uno specifico corso. DIRETTORE DEI LAVORI Il direttore dei lavori è una figura professionale che, in un cantiere edile, ha il compito di vigilare sull'esecuzione dei lavori in conformità al progetto e al capitolato d'appalto. Il direttore dei lavori non è, in senso proprio, un soggetto responsabile della sicurezza in cantiere, ma ha comunque un ruolo importante in materia. Il direttore dei lavori viene nominato dal committente privato o dal RUP. In particolare, il direttore dei lavori ha il compito di: Verificare che il cantiere sia allestito in conformità alle norme di sicurezza; Verificare che le imprese esecutrici dei lavori rispettino le norme di sicurezza; Proporre eventuali modifiche al piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) se necessario; Richiedere all'impresa esecutrice l'adozione di misure di sicurezza aggiuntive se necessario; Sospendere i lavori in caso di pericolo imminente. Inoltre, il direttore dei lavori deve collaborare con il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) e con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) per garantire la sicurezza in cantiere. In particolare, il direttore dei lavori deve: Fornire al CSE tutte le informazioni necessarie per l'elaborazione del PSC; Collaborare con il CSE per la verifica dell'attuazione del PSC; Informare il RLS di eventuali problemi di sicurezza riscontrati in cantiere. Il direttore dei lavori può essere un soggetto diverso dal CSE, ma in questo caso è importante che ci sia un'adeguata cooperazione tra le due figure per garantire la sicurezza in cantiere. NOTIFICA PRELIMINARE L'art. 99 del D.Lgs. 81/2008 prevede che il committente o il responsabile dei lavori, prima dell'inizio dei avori, trasmetta all'AUSL e alla Direzione Provinciale del Lavoro la notifica preliminare elaborata conformemente all'allegato XII del suddetto Decreto, nonché gli eventuali aggiornamenti, nei seguenti casi: a) cantieri di cui all'articolo 90, comma 3 (presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea); b) cantieri che, inizialmente non soggetti all'obbligo di notifica, ricadono nelle categorie di cui alla lettera a) per effetto di varianti sopravvenute in corso d'opera; c) cantieri in cui opera un'unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 UG. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (PSC) L’articolo 100 del D.lgs 81/2008 definisce cosa sia il Piano di Sicurezza e di coordinamento. si evidenziano, almeno 2 esplicative parole chiave: rischi (Allegato XI) e stima dei costi (allegato XV). Il PSC è lo strumento finalizzato all'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonché la stima dei relativi costi che non sono soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) viene predisposto nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese (anche non contemporanea). Il PSC é corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta. il PSC contiene le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro (ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi) e le misure di coordinamento atte a realizzare quanto sopra previsto. PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (POS) Il POS è il documento in cui sono contenute tutte le misure di prevenzione e protezione da adottare nelle attività di cantiere al fine di salvaguardare l'incolumità fisica dei lavoratori. Il Testo Unico per la Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) prevede l'obbligo del datore di lavoro di un’impresa esecutrice di redigere il POS (Piano Operativo di Sicurezza) con i contenuti minimi previsti all’Allegato XV; il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione avrà l’obbligo di verificare l’idoneità di questo documento. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR) Il Documento di valutazione dei rischi (DVR) rappresenta la mappatura dei rischi presenti in un'azienda. Deve contenere tutte le procedure necessarie per l'attuazione di misure di prevenzione e protezione da realizzare e i ruoli di chi deve realizzarle. Si parla, invece, di documento unico per la valutazione rischi da interferenze (DUVRI) quando un'impresa esterna interviene nell'unità produttiva per effettuare lavori di manutenzione o impiantare cantieri temporanei non soggetti all'obbligo di stesura del Piano di sicurezza e coordinamento. I DUVRI deve indicare tutte le misure adottate per ridurre al minimo i rischi da interferenze nell’ambiente di lavoro. Nei cantieri edili il ruolo del DUVRI è ovviamente svolto dal PSC e dal POS.

  • Argomenti d'Esame per abilitazione alla professione Architetto:3- Autorizzazione paesaggistica

    Qualora un soggetto proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo di un bene voglia intervenire su un immobile o un’area tutelati dal punto di vista paesaggistico, è necessario che, oltre al titolo edilizio previsto per la tipologia di intervento, richieda l’autorizzazione paesaggistica. NORMATIVA Il Codice dei Beni Culturali (Dlgs 42/2004) regola il rilascio dell’autorizzazione all’ente competente (Regione). Essa è obbligatoria per iniziare i lavori su qualsiasi immobile o terreno sottoposto a vincolo paesaggistico: la Regione verifica la compatibilità dell’opera con il valore paesaggistico dell’area/immobile e quindi rilascia l’autorizzazione. In base all’attuale normativa dunque, a seconda del lavoro/costruzione che intendi iniziare, puoi ricorrere a tre diversi procedimenti: Intervento libero: sono interventi che non modificano la struttura del territorio o immobile e quindi non occorre l’autorizzazione paesaggistica ma al massimo, se previsto, il solo titolo edilizio. Tipico esempio sono i lavori per il miglioramento energetico che non comportano modifiche strutturali dell’edificio oppure l’eliminazione delle barriere architettoniche; Autorizzazione semplificata: per interventi lievi, per esempio l’adattamento sismico oppure l’ottimizzazione energetica che richiede mutazioni anche strutturali dell’edificio; Autorizzazione ordinaria: per lavori e opere più importanti. Nel articolo 23 del Testo Unico Edilizia dpr 380/2001 prevede autorizzazioni paesaggistiche preliminare del inizio attività. Art. 23-bis. Autorizzazioni preliminari alla segnalazione certificata di inizio attività e alla comunicazione dell'inizio dei lavori 1. Nei casi in cui si applica la disciplina della SCIA, prima della presentazione della segnalazione, l'interessato può richiedere allo sportello unico di provvedere all'acquisizione di tutti gli atti di assenso, comunque denominati, necessari per l'intervento edilizio, o presentare istanza di acquisizione dei medesimi atti di assenso contestualmente alla segnalazione. Lo sportello unico comunica tempestivamente all'interessato l'avvenuta acquisizione degli atti di assenso. Se tali atti non vengono acquisiti entro il termine di cui all'art. 20, c. 3, si applica quanto previsto dal c. 5-bis del medesimo articolo. 2. In caso di presentazione contestuale della segnalazione certificata di inizio attività e dell'istanza di acquisizione di tutti gli atti di assenso, comunque denominati, necessari per l'intervento edilizio, l'interessato può dare inizio ai lavori solo dopo la comunicazione da parte dello sportello unico dell'avvenuta acquisizione dei medesimi atti di assenso o dell'esito positivo della conferenza di servizi. L’amministrazione preposta al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica è la regione ovvero un ente pubblico da essa delegato (Comune, Ente Parco, Provincia). La necessità dell’autorizzazione viene verificata caso per caso, anche con riferimento alla tipologia dell’intervento. Interventi non soggetti ad autorizzazione paesaggistica L’autorizzazione non è richiesta nei seguenti casi (art. 149): interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di consolidamento statico e restauro conservativo, a condizione che non alterino lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore degli edifici; interventi inerenti l’esercizio dell’attività agro-silvo-pastorale che non comportino alterazione permanente dello stato dei luoghi con costruzioni edilizie ed altre opere civili, e sempre che si tratti di attività ed opere che non alterino l’assetto idrogeologico del territorio; taglio colturale, forestazione, riforestazione, opere di bonifica, antincendio e di conservazione da eseguirsi nei boschi e nelle foreste tutelati ai sensi dell’articolo 142, comma 1, lettera g), purché previsti ed autorizzati in base alla normativa in materia. Interventi soggetti ad autorizzazione paesaggistica semplificata, dpr 13/02/2017 Breve elenco degli INTERVENTI DI LIEVE ENTITÀ SOGGETTI A PROCEDIMENTO AUTORIZZATORIO SEMPLIFICATO B.1. Incrementi di volume non superiori al 10 per cento della volumetria della costruzione originaria e comunque non superiori a 100 mc, eseguiti nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture esistenti. Ogni ulteriore incremento sullo stesso immobile da eseguirsi nei cinque anni successivi all’ultimazione lavori è sottoposto a procedimento autorizzatorio ordinario; B.2. realizzazione o modifica di aperture esterne o finestre a tetto riguardanti beni vincolati ai sensi del Codice, art. 136, comma 1, lettere a), b e c) limitatamente, per quest’ultima, agli immobili di interesse storico-architettonico o storico-testimoniale, ivi compresa l’edilizia rurale tradizionale, isolati o ricompresi nei centri o nuclei storici, purché tali interventi siano eseguiti nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture esistenti; B.3. interventi sui prospetti, diversi da quelli di cui alla voce B.2, comportanti alterazione dell’aspetto esteriore degli edifici mediante modifica delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali o delle finiture esistenti, quali: modifica delle facciate mediante realizzazione o riconfigurazione di aperture esterne, ivi comprese vetrine e dispositivi di protezione delle attività economiche, o di manufatti quali cornicioni, ringhiere, parapetti; interventi sulle finiture esterne, con rifacimento di intonaci, tinteggiature o rivestimenti esterni, modificativi di quelli preesistenti; realizzazione, modifica o chiusura di balconi o terrazze; realizzazione o modifica sostanziale di scale esterne; B.4. interventi sulle coperture, diversi da quelli di cui alla voce B.2, comportanti alterazione dell’aspetto esteriore degli edifici mediante modifica delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali o delle finiture esistenti, quali: rifacimento del manto del tetto con materiali diversi; modifiche alle coperture finalizzate all’installazione di impianti tecnologici; modifiche alla inclinazione o alla configurazione delle falde; realizzazione di lastrici solari o terrazze a tasca; inserimento di canne fumarie o comignoli; realizzazione di finestre a tetto, lucernari, abbaini o elementi consimili; B.5. interventi di adeguamento alla normativa antisismica ovvero finalizzati al contenimento dei consumi energetici degli edifici, laddove comportanti innovazioni nelle caratteristiche morfo tipologiche, ovvero nei materiali di finitura o di rivestimento preesistenti; B.6. interventi necessari per il superamento di barriere architettoniche, laddove comportanti la realizzazione di rampe per il superamento di dislivelli superiori a 60 cm, ovvero la realizzazione di ascensori esterni o di manufatti consimili che alterino la sagoma dell’edificio e siano visibili dallo spazio pubblico; B.7. installazione di impianti tecnologici esterni a servizio di singoli edifici, quali condizionatori e impianti di climatizzazione dotati di unità esterna, caldaie, parabole, antenne, su prospetti prospicienti la pubblica via o in posizioni comunque visibili dallo spazio pubblico, o laddove si tratti di impianti non integrati nella configurazione esterna degli edifici oppure qualora tali installazioni riguardino beni vincolati ai sensi del Codice, art. 136, comma 1, lettere a), b e c) limitatamente, per quest’ultima, agli immobili di interesse storico-architettonico o storico-testimoniale, ivi compresa l’edilizia rurale tradizionale, isolati o ricompresi nei centri o nuclei storici; B.8. installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici, purché integrati nella configurazione delle coperture, o posti in aderenza ai tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda degli edifici ricadenti fra quelli di cui all’art. 136, comma 1, lettere b e c) del Codice, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici su coperture piane in posizioni visibili dagli spazi pubblici esterni; B.9. installazione di micro generatori eolici con altezza complessiva non superiore a ml 1,50 e diametro non superiore a ml 1,00, qualora tali interventi interessino i beni vincolati ai sensi del Codice, art. 136, comma 1, lettere a), b e c) limitatamente, per quest’ultima, agli immobili di interesse storico-architettonico o storico-testimoniale, ivi compresa l’edilizia rurale tradizionale, isolati o ricompresi nei centri o nuclei storici; B.11. interventi puntuali di adeguamento della viabilità esistente, quali: sistemazioni di rotatorie, riconfigurazione di incroci stradali, realizzazione di banchine, pensiline, marciapiedi e percorsi ciclabili, manufatti necessari per la sicurezza della circolazione, realizzazione di parcheggi a raso con fondo drenante o che assicuri adeguata permeabilità del suolo; B.12. interventi di demolizione senza ricostruzione di edifici, e manufatti edilizi in genere, privi di interesse architettonico, storico o testimoniale; B.13. realizzazione di tettoie, porticati, chioschi da giardino di natura permanente e manufatti consimili aperti su più lati, aventi una superficie non superiore a 30 mq o di manufatti accessori o volumi tecnici con volume emergente fuori terra non superiore a 30 mc; B.14. realizzazione di cancelli, recinzioni, muri di cinta o di contenimento del terreno, inserimento di elementi antintrusione sui cancelli, le recinzioni e sui muri di cinta, interventi di manutenzione, sostituzione o adeguamento dei medesimi manufatti, se eseguiti con caratteristiche morfo-tipologiche, materiali o finiture diversi da quelle preesistenti e, comunque, ove interessino beni vincolati ai sensi del Codice, art. 136, comma 1, lettere a) , b) e c) limitatamente, per quest’ultima, agli immobili di interesse storico-architettonico o storico-testimoniale, ivi compresa l’edilizia rurale tradizionale, isolati o ricompresi nei centri o nuclei storici; B.15. interventi di demolizione e ricostruzione di edifici e manufatti, ivi compresi gli impianti tecnologici, con volumetria, sagoma ed area di sedime corrispondenti a quelle preesistenti, diversi dagli interventi necessitati di ricostruzione di edifici e manufatti in tutto o in parte crollati o demoliti in conseguenza di calamità naturali o catastrofi. Sono esclusi dal procedimento semplificato gli interventi di demolizione e ricostruzione che interessino i beni di cui all’art. 136, comma 1, lettere a) e b) del Codice; Autorizzazione paesaggistica “ordinaria”: procedimento Il richiedente presenta al soggetto competente al rilascio dell’autorizzazione apposita istanza, corredata dalla necessaria documentazione progettuale e dalla relazione paesaggistica, redatta da un tecnico abilitato secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre 2005, “Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell’articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio”. L’amministrazione competente esamina l’istanza, la documentazione e la relazione paesaggistica relative all’intervento per il quale si richiede l’autorizzazione, verificandone la completezza e, se necessario, richiedendo le opportune integrazioni e svolgendo gli accertamenti del caso; la medesima amministrazione provvede entro 40 giorni alla trasmissione di tale documentazione alla Soprintendenza, accompagnandola con una relazione tecnica illustrativa e con una proposta di provvedimento, nonché dando comunicazione all’interessato dell’avvio del procedimento e dell'avvenuta trasmissione degli atti al Soprintendente. Il Soprintendente, ricevuta la documentazione, esprime sulla richiesta il proprio parere vincolante, comunicandolo all’amministrazione entro i 45 giorni successivi alla ricezione degli atti. In caso di parere negativo, il Soprintendente comunica agli interessati il preavviso di provvedimento negativo, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di procedimento amministrativo. Entro 20 giorni dalla ricezione del parere del Soprintendente, l’amministrazione competente provvede in conformità. L’autorizzazione paesaggistica è immediatamente efficace, e tale rimane per un periodo di 5 anni; trascorso questo termine è necessario ottenere una nuova autorizzazione. Il diniego all’autorizzazione è impugnabile, con ricorso al tribunale amministrativo regionale o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro i termini previsti dalla legge. Nei casi di inerzia di una o più amministrazioni partecipi del procedimento la legge prevede misure sostitutive (art. 146, commi 9 e 10). Autorizzazione paesaggistica semplificata: procedimento Sono assoggettati a procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 146, comma 9, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio, di seguito denominato «Codice», gli interventi di lieve entità, da realizzarsi su aree o immobili sottoposti alle norme di tutela della parte III del Codice, sempre che comportino un'alterazione dei luoghi o dell'aspetto esteriore degli edifici, indicati nell'elenco di cui all'allegato 1 del DPR 139 del 2010. Il richiedente presenta all’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione l’apposita istanza, costituita dalla relazione paesaggistica semplificata. Tale relazione deve essere redatta da un tecnico abilitato secondo le indicazioni da pag. 10 a pag. 14 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2005, “Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell’articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Nella relazione il tecnico attesta anche la conformità del progetto alla disciplina urbanistica ed edilizia. Se l'autorità che rilascia l’autorizzazione non coincide con quella competente in materia urbanistica ed edilizia, è necessario ottenere dal comune l'attestazione di conformità dell'intervento alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie o, in caso di intervento soggetto a SCIA, delle asseverazioni previste dal Testo Unico Edilizia, DPR 380/01. Dove possibile, la presentazione della domanda e la trasmissione dei documenti a corredo è effettuata per via telematica. Se per l’intervento da autorizzare si fa riferimento allo sportello unico per le autorità produttive, si potrà presentare la domanda a quest’ultimo. L’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione procede all’esame della richiesta e della relazione paesaggistica. Se la valutazione è negativa ne dà immediata comunicazione al richiedente. Se la valutazione è positiva, l’amministrazione procede entro 30 giorni all’invio della documentazione alla Soprintendenza. Il Soprintendente, una volta ricevuta la documentazione, si esprime in merito alla richiesta con parere vincolante, e lo comunica all’amministrazione entro i 25 giorni successivi alla ricezione degli atti. Se il parere è negativo, la Soprintendenza ne dà immediata comunicazione all’interessato. Se il parere è positivo, il Soprintendente ne dà notizia all’amministrazione, che comunica entro 5 giorni al soggetto interessato l’esito della richiesta. Se ne ha competenza, l’amministrazione rilascia contestualmente anche il titolo edilizio. L’autorizzazione è immediatamente efficace, e ha validità di 5 anni. Trascorso questo termine, è necessario ottenere una nuova autorizzazione. Nei casi di inerzia di una o più amministrazioni partecipi al procedimento, la legge prevede misure sostitutive (art. 4 del DPR 139/10).

  • Argomenti d'esame per l'abilitazione alla professione di architetto:2- Titoli Abilitativi

    L'argomento successivo più discusso all'esame di Stato è il "titolo abilitativo". La norma che disciplina i titoli abilitativi è il Testo Unico Edilizia(TUE) dpr.380/2001. Gli argomenti legislativi relativi al titolo abilitativo sono di fondamentale importanza per l'architetto. La conoscenza delle normative vigenti è necessaria per garantire la corretta progettazione e realizzazione delle opere edilizie. "Per ogni tipo d'intervento edilizio serve un titolo abilitativo, tranne attività edilizia libera." TITOLI ABILIATIVI: 1. PdC 2. SCIA 3. CILA 4. CIL Comunicazione Inizio Lavori(CIL) I seguenti interventi sono eseguiti senza alcun titolo abilitativo: Elenco che estende l’attività della CIL: - gli interventi di manutenzione ordinaria: gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti; - gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica; - gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio; - le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo - i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola - le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola; - le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità - le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l'indice di permeabilità, - i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori della zona A) di cui al DL 2 1968, n. 1444; - le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici. Comunicazione Inizio Lavori Asseverata(CILA) Gli interventi NON riconducibili a: · Art. 6 - Attività edilizia libera · Art. 10 - Interventi subordinati a Permesso di Costruire · Art. 22 - Interventi subordinati a Segnalazione Certificata di Inizio Attività L'interessato trasmette all'amministrazione comunale(SUE) l'elaborato progettuale e la comunicazione di inizio dei lavori asseverata da un tecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che sono compatibili con la normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell'edilizia e che non vi è interessamento delle parti strutturali dell'edificio; la comunicazione contiene, altresì, i dati identificativi dell'impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori. I documenti da allegare per la CILA: a relazione tecnica asseverata dal tecnico abilitato; la documentazione catastale (visura, planimetria); gli elaborati grafici (stato di fatto e situazione di progetto); documentazione sullo stato legittimo dell’immobile; la documentazione sulla sicurezza; la documentazione sulla regolarità contributiva; la ricevuta di pagamento di eventuali diritti di segreteria da pagare al comune; l’atto di provenienza; documenti di identità (del proprietario dell’immobile, del tecnico esperto). Ad esempio, per la manutenzione straordinaria che non toccano la struttura dell’edificio, la diversa distribuzione degli ambienti, il rifacimento del bagno, il rifacimento di alcuni impianti, l’installazione di un sistema a cappotto termico serve la CILA. Per frazionamento o accorpamento di unità immobiliari anche con variazione delle superfici delle singole unità (purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso) serva la CILA. CILA SUPER BONUS-CILAS Il modello CILA Superbonus (CILA-S) si riferisce solo ed esclusivamente alle agevolazioni legate al Superbonus 110%, sia sismabonus che ecobonus. La CILA superbonus 110 costituisce la documentazione obbligatoria per dare avvio ai lavori di efficientamento energetico o di messa in sicurezza statica (art.33 e 33-bis del d.l. 77/2021, convertito dalla legge 108/2021 e in vigore dal 31 luglio scorso). Gli interventi attuabili con CILA-S sono: efficientamento energetica (ecobonus 110%); riduzione del rischio sismico (sismabonus 110%); tutti gli interventi trainanti e trainati che beneficiano del Superbonus 110% che possono riguardare anche parti strutturali e prospetti degli edifici. Da notare che con la CILA-S è possibile assentire anche lavori di “ristrutturazione edilizia pesante”, che intervengono quindi sulla struttura dell’edificio, solo qualora si usufruisca dei bonus fiscali previsti dall’art. 119 del DL 34/2020 smi. Inoltre, il modello CILA-S non richiede l’asseverazione dello stato legittimo dell’immobile (ai sensi dell’art. 9-bis del dpr 380/2001). -Sanzione per mancata CILA La mancata presentazione della CILA prevede una sanzione descritta all’articolo 6-bis, comma 5 del testo unico per l’edilizia, che ammonta a 1.000 €. Se si presenta la comunicazione quando l’intervento è in corso di esecuzione, si parla di CILA tardiva: la sanzione viene applicata lo stesso, ma è prevista una riduzione di due terzi (si pagherà 333,33 €). Permesso di Costruire Costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire: a) gli interventi di nuova costruzione b) gli interventi di ristrutturazione urbanistica c) gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino: un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente d) interventi che Comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, «oppure», limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A · comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli. Il PdC è irrevocabile ed è oneroso ai sensi art. 16 “Contributo per il rilascio del permesso di costruire”. Art.12. . Il permesso di costruire è rilasciato in CONFORMITÀ alle previsioni: degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente ( NTA) · Parametri Urbanistici ( limiti & vincoli) · Parametri Architettonici ( tecnico-estetiche, igienico-sanitarie, sicurezza , vivibilità degli immobili ) Art.15. Il termine per l'inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro il quale l'opera deve essere completata, non può superare tre anni dall'inizio dei lavori. Decorsi tali termini il permesso decade di diritto per la parte non eseguita, tranne che, anteriormente alla scadenza, venga richiesta una proroga. La realizzazione della parte dell'intervento non ultimata nel termine stabilito è subordinata al rilascio di nuovo permesso per le opere ancora da eseguire, salvo che le stesse non rientrino tra quelle realizzabili mediante SCIA. Si procede altresì, ove necessario, al ricalcolo del contributo di costruzione. Art. 16 - Contributo per il rilascio del permesso di costruire Il rilascio del permesso di costruire comporta la corresponsione di un contributo COMMISURATO ALL’INCIDENZA degli ONERI DI URBANIZZAZIONE nonché al COSTO DI COSTRUZIONE. Il CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE non è dovuto: a) per gli interventi da realizzare nelle zone agricole b) per gli interventi di ristrutturazione e di ampliamento, in misura non superiore al 20%, di edifici unifamiliari; c) per gli impianti, le attrezzature, le opere pubbliche o di interesse generale realizzate dagli enti istituzionalmente competenti nonché per le opere di urbanizzazione, eseguite anche da privati, in attuazione di strumenti urbanistici; d) per gli interventi da realizzare in attuazione di norme o di provvedimenti emanati a seguito di pubbliche calamità; e) per i nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni, relativi alle fonti rinnovabili di energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell'energia, nel rispetto delle norme urbanistiche, di tutela dell’assetto idrogeologico, artistico-storica e ambientale. Segnalazione Certificata Inizio Attività(SCIA) Sono realizzabili mediante la Segnalazione certificata di inizio di attività, nonché in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente: a) interventi di manutenzione straordinaria, qualora riguardino le parti strutturali dell'edificio; b) interventi di restauro e di risanamento conservativo qualora riguardino le parti strutturali dell'edificio; c) interventi di ristrutturazione edilizia Sono inoltre realizzabili mediante SCIA le VARIANTI ( VARIANTE) al PERMESSO DI COSTRUIRE che NON incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell'edificio qualora sottoposto a vincolo ai sensi del DL 2004, n. 42 e successive modificazioni e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire. Art. 23 SCIA in ALTERNATIVA al PERMESSO DI COSTRUIRE In alternativa al permesso di costruire, possono essere realizzati mediante segnalazione certificata di inizio di attività: a) gli interventi di ristrutturazione; b) interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da PIANI ATTUATIVI ( PLC, PP) comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive c) gli interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di STRUMENTI URBANISTICI GENERALI (PRG) recanti precise disposizioni plano-volumetriche. SCIA onerosa si può iniziare il lavori dopo 30 giorni. Nel caso dei vincoli e delle materie oggetto dell'esclusione di cui vincoli relativi all’assetto idrogeologico, ambientali, paesaggistici o culturali, qualora l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto ad un vincolo la cui tutela compete, anche in via di delega, alla stessa amministrazione comunale, il termine di trenta giorni di cui al c. 1 decorre dal rilascio del relativo atto di assenso. Ove tale atto non sia favorevole, la denuncia è priva di effetti. PERMESSO DI COSTRUIRE è quando incide sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia, alteri la sagoma dell'edificio e …particolari interventi nella zona A. SCIA quando NON incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell'edificio… CILA tutti gli interventi che non sono compresi nella SCIA e PDC e Attività Edilizia libera Attività edilizia libera…quando NON incide sulle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché delle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al DL n. 42/2004.

  • Argomenti legislativi Esame di Stato Architetto:1- Intervento Edilizio,TUE

    Uno degli argomenti più discussi nell'esame di Stato Architetto sia Architetto Senior che Junior è la tipologia dell'intervento edilizio e la procedura amministrativa che serve per proseguire ogni tipo d'intervento. "La commissione dimostra un progetto o un elaborato dello stato di fatto e lo stato di progetto con dei segni gialli e rossi che dimostrino demolizione e costruzione e chiede la tipologia dell''intervento edilizio e quale titolo abilitativo serve per questo intervento. C'è la possibilità che non si fa vedere un progetto e chiede lo stesso di spiegare gli interventi edilizi e la procedura amministrava. " Un architetto praticante ha tanto a che fare con gli interventi edilizi specialmente capire se per un intervento serve la scia/ la CILA o piuttosto il PdC cambia tanto le procedure amministrative ed i tempi . La normativa TUE, DPR 380/2001 (aggiornata Marzo 2023) prevede sei tipologie degli interventi edilizi: 1. Manutenzione ordinaria 2. Manutenzione straordinaria 3. Restauro e risanamento conservativo 4. Ristrutturazione edilizia 5. Nuova costruzione 6. Ristrutturazione urbanistica 1- Manutenzione Ordinaria gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti; Per seguire questi interventi il proprietario può fare un CIL(comunicazione inizio lavori). Rientrano in questa categoria tutte quelle opere classificate nel regime dell’attività edilizia libera e si possono eseguire senza alcun titolo abilitativo. gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW; gli interventi volti all'eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell'edificio; le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato; i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro silvo pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari; le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola; le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni, previa comunicazione di avvio lavori all'amministrazione comunale; le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l'indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale, ivi compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati; i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori della zona A) di cui al DM 2 1968, n. 1444; le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici. 2-Manutenzione Straordinaria opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso implicanti incremento del carico urbanistico. Nell'ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l'originaria destinazione d'uso; Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono comprese anche le modifiche ai prospetti degli edifici legittimamente realizzati necessarie per mantenere o acquisire l’agibilità dell’edificio ovvero per l’accesso allo stesso, che non pregiudichino il decoro architettonico dell’edificio, purché l’intervento risulti conforme alla vigente disciplina urbanistica ed edilizia e non abbia ad oggetto immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. 3- Restauro e risanamento conservativo gli interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano anche il mutamento delle destinazioni d'uso purché con tali elementi compatibili, nonché conformi a quelle previste dallo strumento urbanistico generale e dai relativi piani attuativi. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio; In accordo all’art. 29 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Dlgs 42/04 – “per restauro si intende l’intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali. Nel caso di beni immobili situati nelle zone dichiarate a rischio sismico in base alla normativa vigente, il restauro comprende l’intervento di miglioramento strutturale”. 4-Ristrutturazione edilizia gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l’eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza. Rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti a vincoli ai sensi del DL 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove sia rispettata la medesima sagoma dell'edificio preesistente; Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi altresì gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico. L’intervento può prevedere altresì, nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali, incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana. Costituiscono inoltre ristrutturazione edilizia gli interventi volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza. Rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ad eccezione degli edifici situati in aree tutelate ai sensi degli articoli 136, comma 1, lettera c) e d), e 142 del medesimo decreto legislativo, nonché, fatte salve le previsioni legislative e degli strumenti urbanistici, a quelli ubicati nelle zone omogenee A di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai piani urbanistici comunali, nei centri e nuclei storici consolidati e negli ulteriori ambiti di particolare pregio storico e architettonico, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente e non siano previsti incrementi di volumetria; 5-Nuova costruzione quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio non rientranti nelle categorie definite alle lettere precedenti. Sono comunque da considerarsi tali: 1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente, fermo restando, per gli interventi pertinenziali; 2) gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune; 3) la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato; 4) installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione; e.5) l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, ad eccezione di quelli che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee o siano ricompresi in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore; 5) l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, ad eccezione di quelli che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee o delle tende e delle unità abitative mobili con meccanismi di rotazione in funzione, e loro pertinenze e accessori, che siano collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, che non posseggano alcun collegamento di natura permanente al terreno e presentino le caratteristiche dimensionali e tecnico-costruttive previste dalle normative regionali di settore ove esistenti. 6) gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell’edificio principale;(interventi pertinenziali) 7) la realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all'aperto ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato; 6- Ristrutturazione Urbanistica quelli rivolti a sostituire l'esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.

  • Vuoi preparare per l'esame di Stato Architetto Sessione Novembre 2023?ecco le soluzioni per studiare

    Sei un neolaureato in architettura e vuoi iniziare subito a lavorare come un architetto professionista? o ti sei laureato tempo fa ma per vari motivi non hai avuto tempo o la possibilità di superare l'esame e abilitarti alla professione? Ora è il miglior momento per fare l'esame, essendo ancora una prova orale a distanza ovvero in presenza, e non si sa se questa modalità d'esame continua ad essere una prova a distanza negli successivi o no. Per superare l'esame di Stato bisogna capire perché lo facciamo! la risposta più sintetica è perché vogliamo praticare la professione rispettando le normative Nazionali, regionali e comunali vigenti e seguendo le procedure amministrative corrette per ottenere un Atto Amministrativo. Detto questo non c'è tanto tempo per studiare iniziando già da ora a prepararsi per l'esame. Ci sono diverse soluzioni per studiare e la scelta dipende dalla preparazione di ogni candidato, ecco qui alcune soluzioni che possono essere utili: - Studiare i libri che si trovano in mercato, es. i libri di Arch. Ceccarelli e il Manuale dell'architetto Michele Giuliani,.... è una buona soluzione ma non basta assolutamente e il motivo è perché c'è una marea di informazioni che in poco tempo è impossibile memorizzare tutto. Specialmente quando c'è poco tempo per studiare e non si sa quali sono le informazioni più importanti rispetto ad altre, il nostro cervello funziona meglio classificando ed evidenziando le informazioni impostanti. - Ecco allora che si pensa a studiare i materiali che si trovano online e seguire i consigli, le dispense , i riassunti, le domande dell'esame che sono state fatte nelle sessioni precedenti. Questo modo di studiare ha dei vantaggi suoi tipo spendere meno soldi ed essere aggiornati sugli argomenti che sono stati chiesti all'esame, ma ci sono anche degli svantaggi come confusione delle informazioni non sapendo se le info sono corrette!! specialmente l'argomentazione sul progetto( la prima fase dell'esame) è molto importante e non è possibile memorizzare le risposte delle altre persone purché le domande e i progetti variano e ci vuole la professionalità ad interpretarle. - Quindi arriviamo alla terza soluzione fare un corso intensivo online di preparazione per l'esame di Stato che ci prepara in breve tempo a superare l'esame. Un corso con un docente professionale e aggiornato su tutti gli argomenti dell'esame. Un corso con le lezioni individuali, non delle video registrate, che da anche la possibilità di fare le vostre domande durante le lezioni. Le informazioni sono state verificate dalle commissioni d'esame. Il corso è breve e flessibile, non 120 ore di lezioni che non ci sarà mai tempo di seguire e studiare tutto. E alla fine un corso con i prezzi competitivi, vi propongo questo corso che ha tutte queste caratteristiche e vi fornisce tutti i materiali didattici da studiare; le dispense, accesso alla banca delle domande dell'esame, le simulazioni e gli esercitazioni. https://www.esamearchitetti.com/esamedistatoarchitetto2023 Vi auguro un in bocca al lupo

  • Dove sostenere l'esame di Stato Architetto? A distanza o in presenza?

    Dopo la pubblicazione del Decreto Ministeriale 2023 per la modalità e le date dell'esame di Stato ancora non è ben chiaro come sarà alla fine la modalità di svolgimento dell'esame di Stato Architetto. Com'è stato indicato nel Decreto "In deroga alle disposizioni normative vigenti, la prima e la seconda sessione dell’anno 2023 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di cui all’articolo 1 sono costituite da un’unica prova orale da svolgersi con modalità a distanza ovvero in presenza presso le sedi elencate nella Tabella allegata." E allora cominciano i dubbi ma alla fine si fa l'esame in presenza o a distanza? e se l'esame è in presenza come sarà una prova orale in presenza? le commissioni esaminatrici fanno disegnare un intero progetto o un elaborato singolo ? Per rispondere queste domande bisogna guardare sul sito della sede in cui si vuole sostenere l'esame. Vi ho ripotato qui la lista delle sedi di esame con le modalità di svolgimento indicata sul sito delle università. BARI – Politecnico di Bari MATERA , modalità unica orale in presenza; CAGLIARI – Università degli Studi di Cagliari ,modalità unica orale in presenza; CAMERINO – Università di Camerino, modalità unica orale in presenza; CATANIA – Università degli Studi di Catania, modalità non ancora definite CESENA – Università degli Studi di Bologna , modalità unica orale a distanza; FERRARA – Università degli Studi di Ferrara , modalità unica orale a distanza; FIRENZE – Università degli Studi di Firenze, modalità unica orale a distanza; GENOVA – Università degli Studi di Genova, modalità unica orale a distanza; MILANO – Politecnico di Milano ,modalità unica orale a distanza; NAPOLI – Università degli Studi di Napoli “Federico II” Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ,modalità unica orale a distanza; PALERMO – Università degli Studi di Palermo, modalità unica orale a distanza; PARMA – Università degli Studi di Parma ,modalità unica orale a distanza; PERUGIA – Università degli Studi di Perugia PESCARA – Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara , ROMA – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” , modalità unica orale in presenza REGGIO CALABRIA – Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, modalità unica orale a distanza; SALERNO – Università degli Studi di Salerno ,modalità unica orale a distanza; SASSARI – Università degli Studi di Sassari,; TORINO – Politecnico di Torino, za; TRIESTE – Università degli Studi di Trieste ,modalità unica orale a distanza; VENEZIA – Università IUAV di Venezia,; C'è sempre un detto che sostenere l'esame in alcune città è più semplice rispetto ad altre sedi. è quasi successo a tutti , un collega o un amico/a ha superato l'esame negli anni scorsi in qualche sede e ci suggerisce di farlo anche quest'anno li. Ma è vero o no?! Assolutamente no, perché ogni anno scolastico la commissione esaminatrice di ogni sede d'esame cambia e non solo cambiano le tipologie delle domande ma anche il livello di difficoltà dell'esame può variare ogni anno. La soluzione allora? Vi suggerisco di fare un corso che vi prepara non solo per una sede specifica ma per tutto il paese cosi per dare la possibilità a i candidati di scegliere in quale sede fare l'esame . Ogni candidato ha bisogno di una strategia e un programma individuale per procedere con lo studio per l'Esame di Stato. Il corso di preparazione per l'esame di stato per architetti online offre un programma completo che prepara i candidati sia per l'esame orale a distanza sia per l'esame in presenza. Il programma si basa su un approccio flessibile che si adatta alle diverse modalità di esame, garantendo una preparazione solida ed efficace. Un elemento chiave di questo corso è l'attenzione dedicata alle lezioni individuali. Ogni candidato avrà la possibilità di avere sessioni di studio one-on-one con docenti esperti nel settore. Questo approccio personalizzato permette di concentrarsi sulle specifiche esigenze di ogni candidato, fornendo un supporto mirato e una guida approfondita. Il corso mira anche a evitare di sovraccaricare gli studenti con un numero eccessivo di ore di lezione. Si riconosce che l'apprendimento efficace richiede un equilibrio tra teoria e pratica. Pertanto, oltre alle lezioni, i candidati saranno coinvolti in una serie di esercitazioni pratiche. Questo approccio permette di mettere in pratica le conoscenze acquisite e di sviluppare le competenze richieste per superare l'esame di stato. I candidati avranno l'opportunità di affrontare simulazioni realistiche dell'esame. Questo aiuta a familiarizzare con le dinamiche dell'esame e ad affinare le abilità necessarie per presentare in modo efficace il proprio lavoro e le proprie idee. per maggiori informazioni contattaci.

  • 🏛️ Esame di Stato di Architettura: preparati al meglio con i nostri corsi! 📚

    L'esame di Stato è un passo importante per ottenere l'abilitazione professionale e si avvicina sempre di più. È il momento di concentrarsi sulla preparazione e di scoprire cosa aspettarsi dalla prova! 🎓 Affidati ai nostri corsi: Per affrontare l'Esame di Stato con sicurezza e preparazione, ti invitiamo ad affidarti ai nostri corsi specializzati. Con la nostra esperienza e conoscenza, siamo pronti a guidarti nel percorso di studio in modo efficace e tempestivo. Abbiamo sviluppato programmi completi che coprono sia le competenze pratiche che la conoscenza legislativa, garantendoti una preparazione solida e mirata. 🏢 Prova in presenza: Se la prova si svolge in presenza, i nostri corsi ti forniranno le competenze necessarie per affrontare la richiesta di disegnare un dettaglio o una pianta di una casa. Attraverso esercitazioni pratiche e approfondimenti specifici, potrai affinare le tue abilità e presentare un lavoro di qualità durante l'esame. 💻 Prova a distanza: Nel caso in cui la prova si svolga a distanza, i nostri corsi ti prepareranno adeguatamente per affrontare le richieste di descrizione di opere architettoniche o di fornire dettagli specifici in modo chiaro e completo. Ti forniamo gli strumenti necessari per comunicare in modo efficace anche a distanza, sfruttando le opportunità offerte dalle nuove modalità di esame. 📚 Legislazione: Indipendentemente dalla modalità, i nostri corsi ti offriranno una preparazione approfondita sulla legislazione riguardante l'architettura. Ti forniamo le informazioni più adeguate sulle normative e sui regolamenti, consentendoti di affrontare con sicurezza le domande relative alla legislazione durante l'Esame di Stato. 🎓 Preparati al successo in tempi veloci! Affidandoti ai nostri corsi, potrai beneficiare di un percorso di studio efficiente che ottimizza i tempi e ti prepari al meglio per l'Esame di Stato. Grazie alla nostra esperienza e alla nostra metodologia, potrai raggiungere i tuoi obiettivi in ​​modo rapido ed efficace. In bocca al lupo a tutti gli aspiranti architetti! 🍀✏️🏗️ Affidati ai nostri corsi e preparati a superare l'Esame di Stato con successo. Contattaci oggi stesso per maggiori informazioni e per iniziare il tuo percorso di preparazione. #esamedistatoarchitettura #architetto #professionearchitetto #milano #PreparazioneEsameArchitetto #EsameDiStatoArchitettura #StudiareArchitettura #ArchitettiAmbiziosi Per maggiori informazioni contttaci, https://www.esamearchitetti.com/esamedistatoarchitetto2023

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